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| Rieccomi qui dopo un po' di tempo a parlarvi ancora dei miei sogni (se è questo il nome che vogliamo dargli)
Sono giorni che ci penso, ormai è diventato un chiodo fisso, la mia mente mi ha nuovamente tirato un brutto scherzo … e non riesco proprio a dargli una spiegazione razionale… Anche questa volta il sogno si è svolto nella città eterna … questa volta però sono vicino al foro imperiale …
Mentre passeggio mi ritrovo ad entrare in un museo e all’ingresso c’è un uomo, mi dice che attendeva il mio arrivo e mi mette tra le mani una specie di guida del museo, mentre fa questo mi guarda negli occhi e mi dice:” Vediamo se riesci tu nell’impresa!”
Io guardo quel libricino che mi ha dato e rialzo lo sguardo ma lui non c’è più… Non mi resta che incamminarmi in questo museo che è davvero molto strano, la cosa che mi colpisce molto sono le porte dalla quale si accede da una stanza all’altra, sono fatte di vetro, non sembra nemmeno un museo mi sembra quasi di camminare in una reggia …
Ad un certo punto mi ritrovo di fronte ad una porta particolare, è a forma di rombo, non so se aprirla o meno, tiro un bel sospiro e apro la porta con gli occhi chiusi … quando li riapro mi ritrovo in un piccolo prato! (peccato che non possiate vedere la mia faccia)
c’erano anche dei templi antichi, mi viene voglia di andarli a visitare; trovo un piccolo sentiero che sale verso una piccola collina, decido di prenderlo e quando arrivo in cima rimango di sasso: c’è terra bruciata, una croce distesa a terra ancora fumante con un teschio, molto probabilmente apparteneva all’uomo che era stato messo in croce – so dentro di me che non si tratta del messia – alzo lo sguardo e vedo 3 figure incappucciate uno dei tre ghigna e con la mano mi indica il tempio che gli è vicino e se ne vanno …
Guardo nuovamente i resti della croce e dell’uomo che ancora fumavano… non resisto più a vedere quell’orrore e inizio a correre, voglio solo andare via, riapro quella porta strana e mi ritrovo di colpo all’ingresso del museo, c’è nuovamente quell’uomo che vidi all’inizio, mi dice solo: “Brava ci sei riuscita, sei arrivata la dove gli altri non hanno osato arrivare! Adesso svegliati è mattino!... Mi sveglio di colpo e vedo che i raggi del sole penetrano dalla finestra della mia stanza... è mattino!
Ora capite perchè ho bisogno dell'indagatore dell'incubo? Sekmet
P.S: quel Dylan Dog lo disegnai all'età di 14 anni
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- I Sogni di Sek
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